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Omišalj | Njivice | Malinska | grotta Biserujka | Dobrij | |
Vrbnik | Punat | isolotto Košljun | Stara Baška | Krk |
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Quest’isolotto occupa una superficie di 70 mila metri quadrati, si eleva sul livello del mare di appena qualche metro, ma č per molti aspetti una perla preziosa. Intanto vi si trovano circa 500 specie di piante, a riprova anche del clima. Tutt’oggi viva una leggenda su come quest’isolotto fu creato: due fratelli, uno dei quali era cieco, coltivavano i campi, il vedente inganno’ l’altro, perciň Dio lo vendico’ sommergendo la valle che divenne l’odierna baia e lasciando all’asciutto soltanto il campo del fratello cieco, l’attuale isolotto. Il suo nome deriva da Castrum trasformatosi successivamente in Castellum, Castillio, Castillione donde la variante croata Košljun. Fu abitato da eremiti poi dai frati: i Brasiliani, i Benedettini, infine i Francescani – cappuccini che tuttora sono i padroni di casa. In quel convento stanno dalla meta del XV secolo (1447), quando il papa Nicolo V accolse la richiesta dei conti Frankopani di cedere l’isolotto ai Francescani. Il conte Johannes, con sua donazione del 1486 permise la costruzione di una nuova chiesa, piů grande (la precedente benedettina, risalente al XII secolo, era piccola e in cattivo stato), che fu portato a termine nel 1523. In essa riposano i resti mortali di Caterina dei Frankopani, morta a Venezia nel 1520, le cui spoglie furono trasferite a Košljun nel 1529. Tuttora la chiesa vanta un altare maggiore riccamente ornato con elementi indorati, insieme a quadri dipinti da Girolamo da Santacroce nei 1535 sovrastati da una grande tela che e opera del pittore Ughetto risalente al 1653: raffigura l’Inferno, il Purgatorio, il Paradiso, il Giudizio universale. Nella restaurata cappella di S. Bernardino e custodita una collezione d’oggetti d’arte sacra. Nel refettorio del convento si ammira l’affresco “Crocifissione”, mentre in altri locali del convento s’incontrano diversi tesori della cultura e della scienza: una preziosa biblioteca con circa 20.000 volumi, compresi piů di cento incunaboli dei quali il piů antico risale al 1471, libri molto rari fra i quali un Atlante di Tolomeo; un archivio conventuale particolarmente ricco, nel quale si custodiscono molte pergamene che risalgono al periodo benedettino (1331 – 1445) e la gia menzionata pergamena di papa Nicolo V; un vero tesoro d’antiche annotazioni musicali; una ricca collezione etnografica e archeologica; infine una galleria di quadri fra i quali anche opere di Bulić, Kršinić, Radauš, Lacković – Croata, Dulčić ed altri contemporanei, nonché´ della pittrice naif di Punat Marija Brušić – Kovačica. Nel secondo dopoguerra l’isolotto e´diventato, una vera e propria mecca dei turisti, che da ogni parte del mondo arrivavano a Krk ed a Punat. Fra gli ospiti di Košljun non sono mancati diversi statisti e personaggi illustri in vari campi. In considerazione dell’eccezione interesse dei turisti nazionali e stranieri (annualmente l’isolotto e visitato da circa 90 mila persone) per le bellezze naturali e le cose notevoli che Košljun vanta, esso ha ricevuto in questo dopoguerra la corrente elettrica, l’acqua e collegamenti telefonici col resto del mondo; e ciň´anche per garantire la sicurezza del suo patrimonio e della flora.
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